352 research outputs found

    Images and Models of Thought

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    One really extraordinary ability of the mind is its capacity to match objects and form plausible hypotheses from just a few elements that we see through our eyes. We recognize a feather even if it is mostly covered by a book sitting on top of it. Even if we cannot see the whole shape, we recognize it as pertaining to a category, a set of objects called “feathers”. If by imagination we mean the ability to represent things for ourselves that are not present in the act of sensing, we should realize that the hypothesis of the feather is an imaginative construction of the mind, a mental representation, a model referred to by the sensory input

    The Image as a Communication Tool for Virtual Museums. Narration and the Enjoyment of Cultural Heritage

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    The challenge of contemporary museums is to make content accessible to a wider audience; in this way information related to the good becomes more communicative and usable in order to enhance its uniqueness. Accessibility goes through an innovative communication of content: the Information and Communication Technologies (ICT) that are increasingly part of people’s daily lives. Communication in most cases occurs visually, so ICTs are increasingly focusing on a rethinking of this expressive form; images become a better support for high-quality data transfer

    Strumenti prospettici

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    Le magnifiche opere conosciute con il termine di quadrature mettono in risalto la stupefacente abilità di questi maestri nel padroneggiare lo strumento rappresentativo della prospettiva. All’interno del dipartimento questa maestria è stata motivo di dibattito ed ha visto il formarsi di due scuole di pensiero; la prima suppone l’esistenza di macchine che aiutavano gli artisti nella esecuzione e nella proiezione di immagini prospettiche già precostituite; la seconda crede che gli unici strumenti utilizzati siano quelli da sempre in uso per la rappresentazione di architetture e cioè il filo, il regolo ed il filo a piombo. Il libro di Rodolfo Profumo riporta l’opera monografica di Ludovico Cardi detto il Cigoli (1559 – 1613). In questo scritto il Cigoli descrive una macchina capace oltre che a ritrarre la realtà a proiettare una immagine prospettica su di una superficie. E l’autore si preoccupa di specificare che questa può essere una superficie qualsiasi e quindi una volta o addirittura una cupola. Costruita la macchina è stato possibile verificare sperimentalmente quanto proposto dal Cigoli per ritrarre un oggetto

    La non prospettiva vitruviana

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    Siamo stati educati a ritenere le proiezioni ortogonali, l'assonometria e la prospettiva come i mezzi fondamentali della progettazione architettonica e che questi modelli geometrici siano stati da sempre gli strumenti del mestiere dell'architetto. Per suffragare questa convinzione sono stati scomodati testi e trattati di architettura che risalgono a tempi remotissimi, quasi a voler dimostrare una continuità che potesse identificare le attuali modalità progettuali con quella degli antichi. E evidente che il progresso si appoggia sempre sulla storia passata, e che l'architetto di oggi e figlio degli architetti che lo hanno preceduto, ma e altrettanto evidente che le modalità costruttive e formali di adesso sono alquanto diverse da quelle del passato, e quindi anche l'uso degli strumenti grafici con cui queste modalità si esprimono può essere diverso dal passato e soprattutto dal passato remoto con cui questo testo si vuole confrontare. Nel secondo capitolo dal titolo "I principi fondamentali dell'architettura" del primo libro dei dieci che formano "De Architettura" di Vitruvio (circa I secolo A.C.) leggiamo "la dispositio consiste nella appropriata collocazione delle cose e nella scelta dell'effetto dell'opera nel comporle rispetto alle qualità. Le forme della dispositio - che in greco si dicono ideali - sono queste: ichnographia, orthographia e scaenographia. La ichnographia, consiste nell'uso conveniente del compasso e della riga, con cui si rappresentano le cose come impronta. L'orthographia consiste nella rappresentazione della facciata e nel disegno proporzionato alle misure del futuro edificio. La scaenographia e il disegno d'insieme della facciata e dei fianchi che si allontanano in cui tutte le linee rispondono all'asta fissa del compasso "item scaenogrephia est frontis et laterum abscedentium adumbratio ad circinique centrum omnium linearum responsus". In questo scritto gli storici e i teorici della geometria descrittiva hanno giustamente ravvisato un collegamento molto stretto tra i moderni metodi di rappresentazione grafica dell'architettura e quelli in uso secoli prima dell'avvento di Cristo. Tali scritti, a mio avviso, sono stati recentemente interpretati forse in maniera troppo modernista, associando concetti che non potevano appartenere al modo di pensare degli antichi. Trovare infatti nella "scaenographia" un legame con la moderna prospettiva mi sembra una forzatura eccessiva e non dimostrata da alcuna prova grafica, ne testimoniata dal trattato di Vitruvio, ne da altri trattati contemporanei o successivi. La prima contraddizione può essere vista proprio nello scritto di Vitruvio che descrivendo i metodi di rappresentazione, li fa appartenere alla "dispositio" e si sofferma a spiegare "quae graece dicuntur idee" distinguendo con questa frase tra metodi astratti oggettivi e sistemi soggettivi. La prospettiva può essere intesa come un metodo astratto, oggettivo, ideale di rappresentazione? Cosa intende Vitruvio per "scaenographia"? Più avanti nel suo "De Architettura", nella prefazione al settimo libro Vitruvio racconta della scena decorata da Agatarco in Atene (V secolo A.C) e si sofferma nel quinto capitolo dello stesso libro sulla decorazione delle pareti e delle scene teatrali facendo riferimento all'opera di Apaturio di Alabanda, delle scene da lui dipinte per un piccolo teatro chiamato Acclesiasterion e racconta come fossero state da tutti lodate. Da quanto scritto da Vitruvio nel primo e nel settimo libro sembra si possa scorgere una differenza tra due modi di descrivere l'architettura d'insieme, uno ideale, oggettivo usato dagli architetti ed uno percettivo decorativo usato dagli artisti, due metodi comunque raccolti sotto lo stesso nome di "scaenographia". Bisognerebbe allora intendere con "scaenographia" non solo un metodo di rappresentazione ma il termine che accomuna più metodi capaci di descrivere piu facce della medesima architettura. Metodo oggettivo ideale usato dagli architetti per descrivere le architetture, la "scaenographia architettonica"; metodo soggettivo, legato ad una specifica visione, usato dagli artisti per decorare le pareti delle case e le scene dei teatri, la "scaenographia pittorica"

    Mixing fresh-cut baby green and red leaf lettuce from soilless cultivation preserves phytochemical content and safety

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    The objective of this study was to evaluate the impact of different mixtures of two fresh-cut baby lettuce (Lactuca sativa L. var. crispa cv. Lollo Bionda [LB] and cv. Lollo Rossa [LR]) cultivars on lettuce phytochemical composition during postharvest. Lettuces were grown in a soilless culture system with continuous flotation (FL) in a greenhouse, mixed at harvest and packaged in polypropylene bags and stored at 4 °C for 9 days (d9). Mixes were made of 100, 75, 50, 25 and 0% of LB, respectively. The results showed that the phytochemicals were preserved during storage. In specific, 25LB had the highest pigment content on d1, while 50LB and 25LB had the highest inherent quality on d1.FL led to a reduced microbial contamination, thus, limiting its growth during storage. The results have revealed that high quality and microbiologically safe baby leaf vegetables (BLV), can be obtained by means of FL. The adopting a mix of lettuce cultivars could represent a positive postharvest practice to preserve the phytochemicals of BLV throughout their shelf life

    Fast UPLC/PDA determination of squalene in Sicilian P.D.O. pistachio from Bronte: optimization of oil extraction method and analytical characterization

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    A fast reversed-phase UPLC method was developed for squalene determination in Sicilian pistachio samples that entry in the European register of the products with P.D.O. In the present study the SPE procedure was optimized for the squalene extraction prior to the UPLC/PDA analysis. The precision of the full analytical procedure was satisfactory and the mean recoveries were 92.8 ± 0.3 % and 96.6 ± 0.1 % for 25 and 50 mg L-1 level of addition, respectively. Selected chromatographic conditions allowed a very fast squalene determination; in fact it was well separated in ∼ 0.54 min with good resolution. Squalene was detected in all the pistachio samples analyzed and the levels ranged from 55.45 to 226.34 mg . kg-1. Comparing our results with those of other studies it emerges that squalene contents in P.D.O. Sicilian pistachio samples, generally, were higher than those measured for other samples of different geographic origins

    Recent advancement on PD-L1 expression quantification: the radiologist perspective on CT-guided FNAC

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    PURPOSE: We aimed to evaluate the feasibility, accuracy, and safety of Programmed Death-1/ Programmed Death-Ligand 1 (PD-1/ PD-L1) expression quantification in cytology cell-block samples obtained through transthoracic CT-guided fine-needle aspiration cytology (FNAC) from the interventional radiologist's perspective.METHODS: We performed a consecutive unselected series of 361 CT-guided biopsies of pulmonary nodules and masses which came to our observation from June 2017 to October 2018. For each case, exhaustive clinical, morphologic, molecular and tomographic data were available. All the material obtained was fixed in formalin to obtain a cell-block for the pathologist, who performed immunohistochemical analysis to detect PD-L1 expression levels on each sample.RESULTS: Of all the analyzed samples, 93.6% (338/361) were defined to be diagnostic, including neoplastic (72%, 260/361) and non-neoplastic lesions (21.6%, 78/361); only 6.4% (23/361) of them resulted in nondiagnostic specimens. Non-small cell lung cancer (NSCLC) accounted for 73.8% of neoplastic lesions (192/260): most of them were adenocarcinoma (83%, 160/192), followed by squamous carcinoma (14%, 27/192) and poorly differentiated carcinoma (3%, 5/192). In 96% of NSCLC (184/192), the diagnosis was reached either in the absence of complications or with early minor complications. PD-L1 expression was evaluated in all 192 NSCLC cytology specimens: 180 immunostainings were found to be adequate for PD-L1 testing. In 76% of cases, PD-L1 expression level was lower than 50%.CONCLUSION: The findings of our study indicate that PD-L1 quantification using a cell-block approach on CT-guided FNAC is a feasible and safe technique and should be taken into account alongside with core biopsy approach, especially in case of advanced disease and/or fragile and older patients
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